Quando si desidera accendere un mutuo, la banca o l'istituto di credito richiedono delle garanzie, che servono all'ente per tutelarsi in caso di insolvenza, cioè del mancato pagamento delle rate, da parte del mutuatario.
In linea generale, le forme di garanzia richieste sono molteplici, anche se la più usuale è la fideiussione da parte di una terza persona, chiamata garante, solitamente rappresentato da un familiare del debitore.
In alternativa, si può garantire un mutuo per l'acquisto di un immobile mediante l'ipoteca, cioè accendendo un 'mutuo ipotecario'.
In questo caso, la garanzia sul mutuo è rappresentata dall'ipoteca sull'immobile; la durata di questo contratto supera i 5 anni e viene stipulato davanti ad un notaio, che ricopre il ruolo di garante.
E' un tipo di mutuo largamente utilizzato in caso di acquisto o la ristrutturazione di immobili, in quanto, in caso di insolvenza da parte del debitore, l'istituto bancario, cioè la parte creditrice, potrà avvalersi del 'diritto di rivalsa' sul bene ipotecato.
L'ipoteca è, infatti, una forma di garanzia reale, un diritto creato per svolgere la funzione di garanzia di un credito, che trova disciplina negli articoli 2808 e seguenti del Codice Civile nei quali vengono trattate le ipoteche legali, giudiziarie e volontarie.
Quando si tratta di mutui per l'acquisto di una casa solitamente si parla di ipoteca volontaria, ovvero scelta dalla persona che chiede il prestito per fornire le garanzie essenziali. Ciò non deve comunque allarmare in alcun modo i tanti compratori di un immobile che scelgono di richiedere un mutuo ipotecario per procedere all'acquisto, dal momento che l'ipoteca non intacca in alcun modo i loro diritti per quanto concerne il godimento del bene sul quale è stata iscritta.
Tale forma di garanzia a favore della Banca che ha concesso il finanziamento si attiva, infatti, solo nel caso in cui il creditore abbia difficoltà a rientrare in possesso del denaro prestato in ragione di una serie di ritardi nel pagamento delle rate del mutuo.